Enea, I-Com e Fiaip fanno il punto su abitazioni vendute e comprate nel 2018: il settore inizia a riconoscere valenza strategica, vantaggi economici e comfort; ma la cultura del risparmio energetico, e in particolare la riqualificazione energetica, non è ancora una vera pratica sociale, nonostante oggi le famiglie siano disposte a spendere di più.
L’efficienza energetica spinge il mercato immobiliare. Nelle compravendite riferite al 2018 è infatti cresciuto del 6% il numero di immobili che ricadono nelle migliori classi energetiche; l’altro lato della medaglia invece racconta di una discesa al di sotto del 50% per gli immobili nella classe peggiore, la G. Questa la fotografia scattata da un report in chiave ‘energetica’ sul mercato immobiliare messo a punto dall’Enea, dall’Istituto per la competitività (I-Com) e dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip).
Secondo lo studio – che si è focalizzato sulla classe energetica degli edifici e delle abitazioni, ha tenuto conto della percezione dei diversi soggetti del mercato immobiliare rispetto all’efficienza energetica, ha analizzato le risposte di oltre 600 agenti immobiliari in tutto il Paese, e valutato l’andamento del mercato immobiliare nel 2018 – c’è un generale miglioramento del mercato.
“Dopo anni di ‘timidezza’ e di scarsa attenzione, il settore immobiliare – ha osservato il presidente dell’Enea Federico Testa – inizia a riconoscere la valenza strategica dell’efficienza energetica. Il cambiamento nella percezione dei vantaggi economici e di comfort che possono derivare dall’acquistare o vendere un immobile di classe energetica più elevata, è una grande vittoria anche per l’Enea che è impegnata, anche in qualità di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, con tecnologie, servizi e attività di formazione e informazione”.
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